Incentivi statali Resto al Sud 2020: attività finanziabili, novità e come partecipare

Gli incentivi statali Resto al Sud 2020 sono una buona opportunità per i giovani per avviare un’impresa locale. Scopri tutti i dettagli su come partecipare

Aprire un’attività imprenditoriale oggi non è affatto semplice soprattutto se non si dispone dei capitali necessari: il nuovo bando Resto al Sud 2020 ha l’obiettivo di aiutare i giovani a realizzare il proprio sogno di lavorare autonomamente restando nella propria città o regione.

Resto al Sud è un fondo statale per offrire incentivi fiscali ai giovani che decidono di avviare una nuova attività imprenditoriale in una regione del Sud Italia. Vediamo insieme quali sono le caratteristiche del bando, i requisiti, le novità introdotte nel 2020 e le attività finanziabili.

Resto al Sud: le novità del bando 2020

La prima buona notizia è che la manovra 2020 ha ampliato il tetto di età dei richiedenti: se prima il bando era destinato ai giovani fino ai 35 anni di età, nel 2020 potranno fare richiesta di finanziamento anche gli over 35 e i liberi professionisti con partita IVA.

Ma non solo. La seconda buona notizia è che nel 2020 il bando è stato ampliato anche alle regioni colpite dai terremoti del 2016 e del 2017, cioè: Lazio, Marche e Umbria. 

Bando Resto al Sud 2020: le attività finanziabili

Il fondo è rivolto a iniziative imprenditoriali in diversi settori: industria, artigianato, pesca e agricoltura, attività ricettive e fornitura di servizi e può essere utilizzato per finanziare:

  • Interventi di ristrutturazione o manutenzione straordinaria di immobili per un massimo del 30% di spesa
  • Macchinari, attrezzature e impianti necessari all’avviamento dell’attività 
  • Software e servizi tecnologici e informatici
  • Altre spese necessarie all’avvio dell’attività (utenze, canoni di locazione, materie prime etc.) per un massimo del 20% di spesa

Un esempio pratico?

Se vuoi avviare un’attività ricettiva come un bed&breakfast potrai utilizzare il fondo per ristrutturare o affittare l’appartamento, acquistare mobili e suppellettili necessarie ad arredarlo, allacciare le utenze e così via.

Se invece vuoi aprire un ristorante, un cocktail bar o un caffè, potrai utilizzare i fondi per l’affitto e la ristrutturazione del locale ma anche per l’acquisto dei macchinari e dell’attrezzatura (dalla cucina professionale alla macchina del caffè) e per la fornitura alimentare.  

Il 35% del finanziamento è a fondo perduto, mentre il restante 65% viene erogato da uno degli istituti bancari convenzionati a tasso zero e deve essere restituito entro 8 anni. 

Resto al Sud 2020: chi può fare richiesta?

Alla luce delle novità introdotte dal bando 2020, possono fare richiesta di finanziamento tutti i giovani dai 18 ai 45 anni che non abbiano già un lavoro, né che abbiano già fatto richiesta di fondi pubblici negli ultimi 3 anni, e che vogliano avviare un’impresa in una delle seguenti regioni: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Lazio, Marche, Molise, Sardegna, Sicilia, Umbria.

La domanda va presentata per via telematica a Invitalia, che provvederà a valutare ogni singolo progetto presentato e la sua fattibilità, individuando così i progetti a cui erogare i fondi. 

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VIVIANA DEL NAJA

“Noi, siamo una generazione indoor, viviamo luoghi al chiuso il 90 % del tempo quotidiano e abbiamo bisogno di vivere ambienti che siano riflesso ed estensione  della nostra essenza per poterci stare bene; il colore e la materia ci vengono in aiuto per l’aspetto inconscio ed emozionale.”

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