Coronavirus: l’impatto sul turismo ed il mercato immobiliare

Quando l’emergenza Coronavirus finirà, il mercato potrebbe riprendersi in fretta: ecco le previsioni su turismo e immobiliare

Non c’è dubbio che il turismo e l’immobiliare siano tra i settori più colpiti dall’emergenza sanitaria legata alla diffusione del Coronavirus.

Chi ha un appartamento che affitta per brevi periodi a turisti e viaggiatori tramite Airbnb, Booking e altre piattaforme online lo sa bene: in questi giorni, a causa dei divieti su viaggi e spostamenti in generale, sono state tantissime le disdette arrivate ai titolari e le prenotazioni hanno subito un calo che già ad inizio Marzo si attestava intorno al 70%. 

Anche il mercato immobiliare, secondo le previsioni del Rapporto Immobiliare 2020 presentato dall’agenzia Nomisma, pagherà un tributo altissimo all’emergenza: tra i 9 e i 22 miliardi, se l’andamento del mercato dovesse continuare come in questo primo trimestre, con una riduzione delle compravendite da 48 mila a 118 mila rispetto all’anno precedente. 

Tuttavia, la crisi potrebbe non durare: lo afferma Cbre, società internazionale di consulenza immobiliare in un report volto ad analizzare proprio l’impatto del Coronavirus sul mercato immobiliare dei paesi europei, del Medio Oriente e dell’Africa.

Coronavirus e mercato immobiliare: quali prospettive?

Secondo il report in questione, ripreso dal Sole24Ore, ci si potrebbe aspettare anche, a differenza di quanto invece affermato nel rapporto Nomisma, una ripresa del mercato immobiliare nell’ultima parte dell’anno, quando si spera l’emergenza in Europa sarà finita: è infatti già una consuetudine che la maggior parte degli investimenti immobiliari si verifichino proprio nell’ultimo trimestre dell’anno e, se così dovesse essere anche nel 2020, questa circostanza potrebbe contribuire a risollevare il mercato. 

Inoltre, data la minaccia di crisi economica che si prospetta, è molto probabile che gli istituti bancari decideranno di tenere bassi i loro tassi di interesse sulla concessione di mutui e finanziamenti, agevolando in questo modo gli investimenti. 

Coronavirus e turismo: incoraggiati i viaggi nazionali 

Gli effetti del Coronavirus hanno avuto ripercussioni immediate sia sul settore turistico sia, indirettamente, sui settori ad esso collegati come quello legato alla vendita e all’acquisto al dettaglio dei beni di lusso.

Tuttavia, anche in questo caso quando l’emergenza sarà finita gli europei riprenderanno e viaggiare e, secondo le previsioni, lo faranno molto di più nel proprio paese: questo significa che se da un lato in Italia potrebbe registrarsi un calo del turismo internazionale, con meno viaggiatori provenienti dall’estero, saranno molti di più gli italiani che sceglieranno di restare in patria per le vacanze, facendo aumentare sensibilmente i volumi del turismo nazionale. 

Naturalmente, il settore ricettivo dovrà adeguarsi: le esigenze dei viaggiatori italiani in patria possono essere infatti molto diverse rispetto a quelle di viaggiatori stranieri, europei e non. 

Questo potrebbe quindi essere il momento ideale per investire a basso costo oppure, approfittando della “pausa” forzata, per ristrutturare il proprio appartamento adattandolo a più esigenze per poi pubblicarlo online sulle principali piattaforme di affitti brevi.

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VIVIANA DEL NAJA

“Noi, siamo una generazione indoor, viviamo luoghi al chiuso il 90 % del tempo quotidiano e abbiamo bisogno di vivere ambienti che siano riflesso ed estensione  della nostra essenza per poterci stare bene; il colore e la materia ci vengono in aiuto per l’aspetto inconscio ed emozionale.”

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